FEDERAZIONESANITA' CONFCOOPERATIVE

LA FEDERAZIONE DELLE COOPERATIVE DI MEDICI, FARMACEUTICHE, MUTUE E SPECIALIZZAZIONE SANITARIA



24 aprile 2012

Applicabilità IVA alle prestazioni rese da società cooperative costituite fra esercenti l’attività sanitaria 


Finalmente la consulenza giuridica che convalida l’applicabilità dell’esenzione Iva alle società cooperative di medici di medicina generale.

E' con grande favore che accogliamo la consulenza giuridica dell'Agenzia delle Entrate- commenta Giusepe Milanese, Presidente di FederazioneSanità, che finalmente risolve molti dubbi e dà adeguata soluzione ad  istanze sollevate dalle cooperative di medici associate e dai consorzi di società di mutuo soccorso.

Su impulso della Federazione – prosegue Milanese – lo scorso anno il Servizio legale di Confcooperative ha inviato un quesito argomentato all’Agenzia delle Entrate per chiarire l’applicabilità dell’IVA alle prestazioni rese da società cooperative costituite fra esercenti l’attività sanitaria.

Il risultato di tale interlocuzione districa finalmente oggi un annoso problema delle cooperative di medici e dà conto del lavoro di promozione e tutela che la Federazione sta promuovendo per le cooperative sanitarie dalla sua costituzione, anche con l’obiettivo di favorire la semplificazione e la corretta interpretazione della complessa normativa che spesso ne ostacola lo sviluppo.

Rinviando per un’analisi di dettaglio a quanto chiarito dalla suddetta consulenza, si vuole richiamare in particolare l’attenzione su talune precisazioni ivi contenute e che in sintesi prevedono che l’esenzione IVA di cui all’art. 10, c. 2, del DPR 633/1972:

1.     trova applicazione anche nei confronti di società cooperative costituite fra esercenti l’attività sanitaria, benché non siano configurabili quali “società cooperative con funzioni consortili” in senso stretto, in quanto i loro soci, non essendo imprenditori, non possono costituire un soggetto di tipo consortile;
2.     si applica anche a “strutture associative” fra persone che non sono “soggetti passivi IVA”, e dunque anche alle società cooperative costituite fra società di mutuo soccorso.

Data l’importanza della materia trattata e la portata in ordine all’applicazione  pratica dell’interpretazione suddetta per le cooperative e società di mutuo soccorso associate, la materia sarà approfondita in diversi seminari sul territorio che la Federazione sta organizzando.

20 marzo 2012

19 marzo: data storica per le società di mutuo soccorso

Il 19 marzo 1882 si apre a Roma, in Campidoglio, il congresso delle società di Mutuo Soccorso sotto la guida delle istituzioni governative e vede la partecipazione di tutti gli esponenti della politica sociale moderata. Tra i punti all’ordine del giorno, un progetto di legge sul riconoscimento giuridico delle Società stesse, alcune questioni di legislazione del lavoro e una proposta di organizzazione operaia ispirata a principi di pace sociale. Sviluppatesi nella seconda metà dell’800 come prima forma di associazione operaia e artigiana basata su principi solidaristici, le società di Mutuo Soccorso si riuniscono a Bologna nel 1877 e nel 1880.
Il fenomeno delle società di mutuo soccorso, dopo un arresto dovuto alla riforma del SSN del 1978, ha da ultimo ripreso importanza e vigore a fronte dell’inesorabile arretramento della copertura pubblica della sanità.
Come noto, ricorda Giuseppe Milanese, FederazioneSanità sta lavorando affinchè le mutue diventino, accanto e in coordinamento con le imprese cooperative dei professionisti della salute, la seconda leva fondante del sistema di assistenza socio-sanitaria complementare nel nostro paese. Un sistema autofinanziato e autogestito quale risposta più avanzata, da una parte alle esigenze di una società che cambia e, dall'altra, all'assistenza pubblica soffocata dalla rigidità dei vincoli di bilancio delle risorse pubbliche.
Ciò, in linea anche con quanto sostenuto dal Censis nel Rapporto 2012 "Quale sanità dopo i tagli? Quale futuro per le risorse in Sanità?".
Attualmente, stima il Censis, vi sono in Italia 2.500 Società di mutuo soccorso, situate prevalentemente nel Nord del Paese. Si stimano, aggiunge il Rapporto, in circa 5,7 milioni gli italiani che aderiscono alle mutue sanitarie, e si tratta sicuramente di un numero sicuramente in crescita a seguito del sempre più frequente ricorso alle forme di mutualità come componenti della contrattazione collettiva.
Tuttavia il settore è chiaramente sottodimensionato rispetto alle sue effettive potenzialità ed al ruolo che potrebbe esercitare nel finanziamento della sanità.
Esiste tra l'altro oggi tra gli italiani una conoscenza ridotta delle mutue sanitarie integrative e della opportunità che esse rappresentano; e malgrado questa ridotta conoscenza del settore, si stimano in circa 3 milioni al momento attuale gli italiani che, già oggi, si dichiarano disponibili a sottoscrivere una mutua sanitaria integrativa.

24 febbraio 2012

Patto della Salute: Pronti a dare il nostro contributo concreto.

Carlo Mitra, VicePresidente Confcooperative «È con favore che accogliamo le linee di indirizzo del Patto della Salute varate dalle Regioni e siamo pronti a dare il nostro contributo. Confcooperative, in linea con quanto tracciato dalle regioni, ha costituito una federazione ad hoc, FederazioneSanità, che da due anni eroga servizi di assistenza primaria a 1 milione di cittadini».



Così Confcooperative commenta positivamente i capisaldi del nuovo “Patto per la salute” tra cui: le cure primarie da erogare attraverso lo sviluppo di forme associative complesse; strutturare le reti per assistere i cittadini, soprattutto con riferimento alla cronicità e alla non-autosufficienza e una forte integrazione con il sistema socio-sanitario. Elementi che sono alla base dell’attività svolta da FederazioneSanità – Confcooperative.

«L’obiettivo è creare valore aggiunto attraverso l'impresa “multi professionale” cooperativa non profit che mette in rete il know – how e la professionalità delle cooperative di medici, delle farmacie e delle cooperative di distribuzione del farmaco, delle strutturespecialistico – diagnostiche, delle cooperative socio – sanitarie e delle mutue sanitarie».

«Questo network, che oggi già dà risposte a 1 milione di cittadini, vuole continuare a dare vita a sistemi organizzati di assistenza primaria di primo e secondo livello che facciano da filtro verso l'ospedale, diano prime importanti risposte all'emergenza territoriale anche attraverso l’assistenza domiciliare integrata, accompagnino la dimissione protetta, attraverso una rete integrata di presidi ambulatoriali, intermedi e residenziali ».

La nostra strategia guarda ad una nuova visione delle relazioni di partenariato tra il Servizio sanitario e l’imprenditoria cooperativa per costruire, nell’ambito delle linee organizzative dettate dalle regioni e valorizzando quanto già sperimentato in moltissime realtà locali, soggetti capaci di gestire in logica di continuità i processi assistenziali, secondo criteri di efficienza, efficacia e di appropriatezza, come definiti e controllati dal committente pubblico.
L’obiettivo è quello di affrontare in modo innovativo i ritardi organizzativi che si registrano nell’area dell’assistenza primaria sul territorio, fattore principale dei disservizi nel pronto soccorso ospedaliero esplosi a livello di cronaca in questi giorni e sempre più drammaticamente vissuti dalla popolazione.

2 gennaio 2012

BUON 2012 - ANNO INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

“Le imprese cooperative costruiscono un mondo migliore”.




22 dicembre 2011

On line l'intervento del Presidente Milanese al Ventesimo della Legge 381/91

L'intervento di Milanese a NOI WELFARE il 16 novembre all'Auditorium della Conciliazione. Per rivivere il ventennale della legge 381!

Vai al link

Servizi in Farmacia nessuna IVA

L’esenzione vale sia per le prestazioni effettuate dai professionisti sanitari nei confronti della farmacia e sia per le prestazioni effettuate dalla farmacia.
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 128 del 20 dicembre 2011 ha riconosciuto l’esenzione IVA (di cui all’articolo 10, n.18 del Dpr 633/1972) alle prestazioni rese dalle farmacie nell’ambito della diagnosi, cura e riabilitazione della persona ed effettuate da soggetti (infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari) prestatori abilitati all’esercizio della professione, indipendentemente dalla formula giuridica rivestita.
Continua a leggere

Società di mutuo soccorso e mutualità mediata

Affermativo il parere espresso dalla Commissione centrale per le cooperative del Ministero dello Sviluppo Economico
Nelle more della riforma della Legge 3818/1886 (Costituzione legale delle società di mutuo soccorso), FederazioneSanità si è impegnata, assieme al Servizio Legislativo e Legale Confcooperative, al fine di ottenere un' importante interpretazione normativa per le società di mutuo soccorso impegnate in ambito sociosanitario e socioassistenziale.
Grazie a tale lavoro, la Commissione centrale per le cooperative del Ministero dello Sviluppo Economico, nella seduta del 7 dicembre 2011, ha espresso all’ unanimità parere positivo con riguardo all’applicazione alle società di mutuo soccorso del meccanismo della cosiddetta mutualità mediata, di cui al decreto interministeriale 31 dicembre 2005, nei casi in cui alle stesse SMS aderisca un Fondo sanitario integrativo di cui hanno assunto la gestione, ovvero le stesse eroghino i servizi socio-sanitari ed assistenziali nei confronti di altre società di mutuo soccorso.

Per il tramite di tale meccanismo è consentito ai lavoratori interessati di aderire in forma collettiva (tramite gli stressi Fondi) alla SMS affidataria della gestione del Fondo Sanitario Integrativo; è altresì consentito alle SMS di piccole dimensioni di ricorrere ai servizi erogati da SMS più strutturate, evitando ai propri iscritti di procedere ad una doppia adesione.

In tal modo, si legge nelle considerazioni del dispositivo, la SMS minore avrebbe la possibilità di agire in rappresentanza dei propri associati nei confronti della SMS più strutturata.