Così il presidente di FederazioneSanità Confcooperative alla platea degli oltre 1.200 farmacisti presenti al corso di aggiornamento del 2011 dell'Ordine dei Farmacisti di Roma.
«Le farmacie con l’ausilio delle cooperative farmaceutiche, che garantiscono una distribuzione capillare, potranno non solo continuare a soddisfare le esigenze di prossimità dell’utente, ma anche assisterlo nell’acquisto di tutti i beni per la salute, nell’informatizzazione, nell’avvio di servizi innovativi, nella individuazione di professionalità come quelle di fisioterapisti e infermieri, anche in collaborazione con le cooperative socio – sanitarie presenti in FederazioneSanità e in sinergia con le cooperative di medici».
Lo ha detto Giuseppe Milanese presidente di FederazioneSanità Confcooperative, intervenendo al corso di aggiornamento del 2011 dell'Ordine dei Farmacisti di Roma, alla platea degli oltre 1.300 farmacisti presenti.
La rete delle cooperative farmaceutiche di FederazioneSanità che dà lavoro a circa 2.000 persone e realizza un fatturato che supera i 3 miliardi di euro, si compone di cooperative aderenti o gruppi a prevalenza cooperativa che da oltre trent’anni operano nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici e nelle attività di supporto e consulenza agli oltre 10.500 soci (in prevalenza farmacisti - persone fisiche -) e verso la metà della rete delle farmacie italiane.
«Con il supporto e l’integrazione offerti dalla rete delle cooperative farmaceutiche – ha aggiunto Milanese – le farmacie saranno coadiuvate nel realizzare i diversi servizi che i decreti individuano e che la farmacia da sola avrebbe difficoltà ad attuare in un contesto complesso come quello delle prestazioni sanitarie».
«Sarà, quindi, con l’opportuna e straordinaria sinergia con gli altri operatori delle cooperative socio – sanitarie, delle cooperative di medici e anche con il supporto del sistema delle mutue socio – sanitarie, come sta facendo FederazioneSanità Confcooperative, che la farmacia continuerà a svolgere, in chiave sempre più moderna, - ha concluso Milanese – l’importante ruolo di presidio sanitario territoriale, tanto come erogatore che come terminale, vincendo la sfida di dare risposta alla centralità del territorio».
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