Lo scorso 25 marzo ha avuto luogo la cerimonia inaugurale dell’avvio della nuova edizione del Progetto Formativo ALEPH Il progetto della Federfarma Servizi e Confcooperative in collaborazione con Farmintesa finalizzato alla preparazione dei dirigenti delle cooperative di distribuzione del farmaco.
Nella splendida ed evocativa sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis di Roma si sono succeduti gli interventi del Comitato d’Onore: dopo l’introduzione di Paolo Tagliavini, di Vito Novielli e di Giancarlo Esperti, rispettivamente Presidente, Vicepresidente dell Federfamarma Servizi e Direttore Generale di FEDERFARMA Servizi, che hanno illustrato i tratti e gli obiettivi del Percorso formativo, è intervenuto Vincenzo Mannino, Segretario Generale di Confcooperative, evidenziando ai giovani partecipanti l’importanza nell’impresa cooperativa del rapporto intercorrente tra virtù e successo. Difatti, ha argomentato il Segretario Generale, si riscontra come negli anni le cooperative che operano più coerentemente, con un tasso di mutualità effettiva più alto, con maggiore partecipazione dei soci, le cooperative virtuose quindi, siano le cooperative che registrano dei tassi di crescita più levati. Il Segretario Generale ha tenuto anche a indicare nell’Europa il terreno nel quale la cooperazione, anche quella, farmaceutica debba essere promossa e difesa nella forza della sua identità.
A chiudere la prima parte dei lavori Carlo Mitra, Vice Presidente Vicario di Confcooperative, che ha illustrato ai discenti il nuovo importante progetto di della Federsanità Confcooperative la nuova Federazione che dal 22 aprile prossimo, giorno dell’Assemblea Costitutiva, rappresenterà le cooperative aderenti a Confcooperative attive nell’ambito sanitario, tra le quali le cooperative farmaceutiche.
Le cooperative farmaceutiche infatti, ha illustrato Mitra, rivestono un ruolo fondamentale nel processo di ammodernamento dell’offerta dei Servizi Sanitari nel nostro Paese e ad esse spetterà un ruolo di primo piano tanto come fondamentale punto di accesso per le cure primarie sul territorio, ma quali come operatori della continuità assistenziale a servizio alla persona e dei medici nella costruzione della risposta integrata di servizi socio sanitari.
nel titolo c'è una svista: Formativo e non formarivo; complimenti però per il blog.
RispondiEliminaGrazie e pardon per la svista...
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