È il bilancio di questo primo anno di attività di FederazioneSanità - Confcooperative, presentato da Giuseppe Milanese, presidente della Federazione a Roma presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico in Via in Miranda 10, alla presenza del vicepresidente vicario nazionale Carlo Mitra; del professor Elio Guzzanti presidente del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione, del segretario generale e del direttore centrale di Confcooperative Vincenzo Mannino e Giuseppe Maggi
A un anno dalla nascita delle federazione abbiamo potenziato il network tra i nostri quattro settori arrivando a rappresentare ad Aprile 2011, 262 enti aderenti con oltre 55.000 soci, più di 20.000 iscritti a mutue sanitarie ed un un fatturato aggregato che si attesta a oltre 4 miliardi di Euro.
Potenziare la rete significa realizzare una cerniera socio – sanitaria che dà vita a un vero e proprio presidio sanitario sul territorio al centro della quale c’è “la persona prima di tutto”.
Tutto ciò avviene in un momento di riorganizzazione della Sanità e del Welfare che da un lato deve rispondere alle esigenze crescenti di una società complessa, dall’altro deve tenere conto della precario equilibrio dei conti pubblici.
E’ in questo scenario che il modello a rete cooperativo di FederazioneSanità, basato sulla mutualità e sulla solidarietà, garantisce quel continuum assistenziale necessario in un sistema a risorse ormai limitate e in cui la spesa out of pocket ha raggiunto livelli d’allarme, con le famiglie italiane contribuire con proprie risorse per una quota pari al 21,3% (cifra che rappresenta l’1,9% del Pil).
È nel DNA delle cooperative, trasformare le difficoltà in opportunità, così le cooperative della sanità di Confcooperative attraverso la nuova Federazione sono impegnate quotidianamente nel migliorarsi per offrire servizi innovativi ai bisogni crescenti della società e delle persone, rendendo al tempo stesso sempre più efficiente ed efficace il nostro sistema Sanitario nazionale e preservandone gratuità e universalità.
La mission della Federazione trova infatti compimento in un progetto di sviluppo che oltre a favorire politiche di integrazioni, dà risposte concrete al bisogno di assistenza dei cittadini nelle fasi di cronicità e disabilità attraverso il supporto alle famiglie fuori dall’ospedale e dentro le case.
Ciascun settore con il suo contributo: le cooperative di distribuzione del farmaco, raggiungono e riforniscono tutto il giorno tutti i giorni, in ogni angolo del paese, notturni e festivi compresi, oltre la metà delle 14.500 farmacie italiane aiutandole a divenire i nuovi presidi sociosanitari sul territorio; le cooperative di medici e quelle ad alta specializzazione sanitaria che danno vita a un vero e proprio esercito di operatori della salute fino al domicilio delle persone e delle famiglie. Per finire le mutue che garantiscono la copertura economica delle spese sanitarie anche per i ceti meno abbienti.
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