Linee Guida PSN
E' stato presentato dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio alla Conferenza Stato regioni il documento preliminare al PSN in cui sono indicare le linee generali di indirizzo del Governo in materia di servizio sanitario.
Due le sfide assistenziali essenziali contenute del documento. La prima è relativa ai problemi di assistenza socio sanitaria legati alla non autosufficienza, per i quali si evidenzia l’importanza di interventi integrati, finalizzati a garantire la continuità e l’unitarietà del percorso assistenziale, anche intersettoriale, nelle aree ad elevata integrazione socio-sanitaria nell’ambito delle attività individuate dalla normativa vigente (salute mentale, dipendenze, malati terminali etc.), con la diffusione di strumenti istituzionali di programmazione negoziata fra i Comuni associati e tra questi e le A.S.L., per la gestione degli interventi ad elevata integrazione e lo sviluppo di ambiti organizzativi e gestionali unici per l’integrazione.
La seconda sfida riguarda l'incremento dei costi per lo sviluppo di tecnologie e nuovi farmaci, con potenzialità diagnostiche e terapeutiche fino a oggi non disponibili.
Chiaramente in linea con quanto Federsanità intende realizzare offrendo risposte cooperative integrate e di filiera, l'impegno del Patto per la salute di ridurre i posti letto, anche per liberare risorse per lo sviluppo del territorio attraverso il « passaggio di alcune prestazioni inappropriate dal regime di ricovero a regimi erogativi diversi, nel rispetto di una presa in carico del paziente da realizzarsi con un'efficace continuità assistenziale tra ospedale e territorio»,
Stesso discorso vale per l'altro punto critico riportato nel testo del Documento in relazione alla difficoltà di accesso ai servizi con riferimento all' iperafflusso al pronto soccorso, alla mancanza di chiarezza ed efficacia della gestione di una risposta assistenziale alternativa attraverso servizi territoriali e ad una poco trasparente e funzionale gestione delle liste di attesa.
Difatti, la funzione ancora centrale dell'ospedale, con l'utilizzo inappropriato delle risorse, non consente il propugnati sviluppo del territorio, mancando inoltre il collegamento funzionale tra la risposta territoriale e ospedaliera, con ricadute negative soprattutto sui cronici.
Tra le azioni individuate per lo sviluppo del sistema contenute nel Documento sembra opportuno sottolineare la centralità delle cure primarie e del territorio, da concretizzarsi sia attraverso percorsi "condivisi" tra operatori e tra questi e gli utenti, sia in termini di integrazione delle varie professionalità (MMG e pediatri di libera scelta, Medici della Comunità assistenziale, specialisti ambulatoriali) rimodulando quindi l'offerta assistenziale e garantendo la continuità assistenziale da attuarsi anche puntando alla facilitazione all'accesso, all'assistenza domiciliare integrata e con risposte ai bisogni di salute per 24 ore e 7 giorni la settimana.
In tale quadro il Mmg resterà il principale referente, nonché corresponsabile della presa in carico e che pertanto il PSN prevederà il sostegno ad un'organizzazione territoriale nella quale vengano sviluppati ADI e posti letto territoriali / servizi residenziali gestiti da Mmg e personale infermieristico da dedicare soprattutto agli anziani non autosufficienti.
In tale quadro un ruolo fondamentale avrà anche la rete delle farmacie, che ai sensi della Legge 69/2009 e del relativo decreto legislativo 153/2009 sono chiamate a svolgere, come noto, nuovi servizi sanitari a favore soprattutto dei soggetti fragili, “attraverso specifiche prestazioni, anche infermieristiche e fisioterapiche, erogabili in farmacia o nell'ambito dell'assistenza domiciliare”. Inoltre si chiarisce come il PSN dovrà promuovere tutti gli strumenti che consentano di utilizzare in maniera più appropriata ed efficiente i farmaci, razionalizzandone il consumo (es: implementazione dell' appropriatezza prescrittiva, gestione del magazzino, aumento distribuzione diretta, etc.).
Di grande importanza anche la tematica del rapporto pubblico privato per la gestione dei servizi, per la qule il Documento, con particolare riferimento alle sperimentazioni gestionali maturate in molteplici Regioni e che emergano come meritevoli (art. 9-bis, Dlgs 502/92: costituzione di società a capitale misto pubblico-privato) evidenzia la volontà di trasferimento delle relative soluzione operative e giuridico-istituzionali dalla fase sperimentale alla legislazione ordinaria.
Infine, il documento si sofferma sul tema delle differenze territoriali tra le Regioni nei livelli e nella qualità delle prestazioni erogate, in particolare in relazione alle previsioni della legge 42/09 sul federalismo fiscale e la definizione di costi standard.
Nella stessa seduta della Conferenza Stato Regioni si è infine anche definito il riparto finale dei 102,85 miliardi del 2010 del Fondo sanitario 2010 (il 51% ovvero 52 miliardi sono attribuiti alle Regioni mentre il 44%, 44,9 miliardi, alla rete ospedaliera).
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