22 aprile: Marino ai quattro settori «La vostra funzione è quella di "padri fondatori"». Mitra «Le cooperative hanno un know how anche nella sanità: assistono 100 mln di persone nel mondo»
Molte le voci che hanno tenuto a battesimo Federsanità – Confcooperative al Palazzo della Cooperazione di Via Torino a Roma. Di queste voci ne riportiamo un’ampia sintesi.
Il saluto delle istituzioni arriva subito in mattinata da Sveva Belviso del Comune di Roma, assessorato alle Politiche Sociali e da Giovanni Leonardi dirigente del ministero della Salute. Entrambi hanno speso parole di grande apprezzamento sul ruolo e sulla funzione delle cooperative perché «la capacità di fare rete delle cooperative e di rispondere ai bisogni crescenti in termini di cura, solidarietà e assistenza rappresenta un contributo di grande sostanza e solidità per la società».
«Non è una questione di crescere nella rappresentanza numerica o di contare di più. Il progetto – ha detto Vito Novielli – è quello di contribuire all’efficienza di un sistema, senza aumentare i costi per la collettività. Il settore della cooperazione farmaceutica darà il proprio contributo nel garantire l’efficienza negli approvvigionamenti a prescindere dall’ubicazione logistica delle farmacie».
«L’obiettivo – ha detto Giuseppe Milanese NEO PRESIDENTE FEDERSANITA'– è quello di aggregare le competenze, le specializzazioni, i diversi know how dei quattro settori che compongono la federazione. Dobbiamo dare vita a una filiera al termine della quale ci siano le persone e le famiglie».
«È una federazione – ha detto Pierluigi Angeli presidente Federconsumo – che nasce spinta dalla solidarietà e dall’umanizzazione dello stare assieme per dare risposte concrete alle esigenze delle famiglie».
«Grande momento di crescita – ha detto Massimo Stronati, presidente Federlavoro e Servizi – Un momento organizzativo significativo. Una nuova federazione che può essere importante momento di sintesi».
«È una federazione “gemella” alla nostra – ha detto Giuseppe Guerini presidente di Federsolidarietà – nelle caratteristiche con cui potremo ben dialogare e interagire. La funzione che potrà svolgere la cooperazione sarà quella di tutelare l’interesse pubblico del SSN».
«Il traguardo raggiunto oggi ha radici antichissime – ha esordito il presidente Marino – La forza di Confcooperative è nella sua storia di autenticità cooperativa, di ampia autonomia dai poteri politici ed economici dove la fedeltà va solo ai nostri soci e alle nostre cooperative. Il nostro impegno è quello di tutelare i nostri associati, essere al passo con i tempi e agire in chiave di modernizzazione nelle scelte da adottare, nei servizi da mettere a disposizione dei soci e delle cooperative».
«Se guardiamo anche solo al bilancio degli ultimi anni – ha aggiunto Marino – l’attività di Confcooperative si è misurata nella politica dei servizi con l’obiettivo di fornirne un’elevata qualità su tutto il territorio nazionale. Ci siamo impegnati e continuiamo a farlo, nella lotta al dumping contrattuale. Abbiamo promosso la nascita degli osservatori provinciali. Abbiamo dato un contributo importante nella legislazione del socio – lavoratore. Ci siamo confrontati con il governo per la riforma del diritto societario. Abbiamo sempre detto che non è la nostra riforma, ma la migliore che si potesse ottenere per consentire alle cooperative di crescere e di fare mercato. La crescita del movimento cooperativo ha reso giustizia alla nostra scelta».
«Oggi viviamo una crisi profonda - ha continuato - dalla quale non possiamo uscire tornando indietro. Dobbiamo lavorare per il progresso, per l’ammodernamento continuo e costante. Federsanità trova i suoi “padri fondatori” nei quattro settori che si incontrano dando vita a una nuova realtà che punta a trovare soluzioni e risposte nuove superando - ha concluso Marino - con un balzo e con le caratteristiche proprie della cooperazione, le difficoltà presentate da dinamiche sociali sempre più complesse».



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